Sergio Coero Borga
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L’opera di Sergio Coero Borga , in arte Coes, nasce da un’insieme di molte ricerche parallele condotte tra cultura, sperimentazione tecnico-formale, elaborazione teorica ed esplorazione di tematiche, al cui interno il sogno e l’attenzione all’ambiente rappresentano il punto focale di tutta la sua poetica che si snoda su dimensioni parallele e complementari.
L’esperienza del viaggio, intesa come prezioso strumento di comprensione tra culture e importante elemento significante per vivere e conoscere paesaggi di straordinaria bellezza che il pianeta ci offre, e l’urgenza di sensibilizzarne il rispetto prima che sia troppo tardi, rappresentano insieme il tema centrale di tutto il pensiero estrinsecato con un vocabolario di radice surrealista. Linguaggio dal quale tuttavia prende distanza, guidato da una personalità spiccata e da una comunicazione pittorica che fluisce senza essere cercata, in quanto originata da una profonda capacità di riflessione e da una rilevante elaborazione concettuale dell’ esperienza interiore rappresentata dal gesto pittorico e dalla scrittura che accompagna tutta la progettualità condotta con spirito di ricerca..
Ne derivano opere di grande fascino, dove paesaggi marini di incomparabile bellezza, o scenari di luoghi ammirati da viaggiatore che guarda con occhi d’artista, affiorano attraverso scale cromatiche solari e orizzonti aperti nei cui universi animali inaspettati, perché decontestualizzati dal loro habitat, si inseriscono destabilizzando l’apparente armonia, costringendo così l’osservatore alla percezione del messaggio.
Il sogno convive dunque con la realtà nell’opera di Coes, che volutamente ne confonde i contorni per far sì che la visione fantastica dialoghi con la materia, per contribuire, nello spazio senza confini dell’arte, a dar voce al grido della natura per una condivisione spirituale che è una dichiarazione d’amore per la vita.
Silvana Nota, giornalista e critica d'arte.
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